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Progetto BiodivTourAlps: il nuovo gruppo di lavoro trasforntaliero alla 3 giorni di Briancon

Rifugi protagonisti a Briançon

Ente Parchi Alpi Cozie

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La scorsa settimana nella vicina Briançon (Hautes-Alpes) si è svolta una lunga maratona di incontri dedicati ai Rifugi di montagna interessati da cambiamenti epocali. L'evento intitolato "I Rifugi al centro delle transizioni: qual è il futuro dei rifugi di montagna nel contesto della transizione climatica e turistica?" è stato organizzato e coordinato dal Parc national des Ecrins e si è svolto da giovedì 7 a sabato 9 dicembre 2023, presso il Teatro della cittadina francese, con una no stop di sessioni plenarie, tavole rotonde e workshop tematici.

Il successo dell'iniziativa, con oltre 300 partecipanti, è stata l'ampia discussione e condivisione di problematiche comuni che la montagna, e in prima linea i rifugi alpini, devono affrontare. Non solo i cambiamenti climatici di cui i gestori dei rifugi in quota sono diretti testimoni osservando, di stagione in stagione, lo sciogliersi veloce dei ghiacci e delle nevi, col conseguente aumento delle frane, nonché la variazione delle falde delle sorgenti d'acqua, ma anche una richiesta crescente di adattamento degli spazi (e degli impianti) delle strutture verso l'accoglienza di nuovi pubblici, per periodi più lunghi. Dopo l'arresto del lungo periodo pandemico infatti si è assistito a una nuova stagione per la montagna riscoperta da un nuovo turismo, non più strettamente alpinistico ed escursionistico ma aperto a tutti con la conseguenza che spesso il nuovo frequentatore si rivela poco preparato e consapevole del contesto montano. In questo scenario il rifugio diviene destinazione turistica in una montagna, solo apparentemente facile, con nuove prospettive economiche e sociali. La contemporaneità richiede così maggiori funzionalità al rifugio, mettendo in difficoltà la sua stessa originale natura, ma con quali limiti? Tanti gli elementi di riflessione legati anche alle nuove missioni del rifugio con conseguente richiesta di nuove competenze per il gestore e il suo gruppo di lavoro; il rifugio non solo importante riferimento di presidio della montagna, di pubblica sicurezza e di punto di soccorso, ma anche luogo di aggregazione, di immersione, di eventi e di laboratori educativi, culturali, gastronomici ed economici.

Contributi accademici sono pervenuti dall'Università di Torino, di Toulouse e di Grenoble Alpes integrati da relazioni e racconti di progetti ed esperienze di tanti attori presenti tra cui la Fédération française des clubs alpins et de montagne (FFCAM) (un tempo Club alpin français - CAF), le Syndicat National des Gardiens de Refuge et Gîtes d'ètapes, la Société des Touristes du Dauphiné (STD), ‎l'Association des Gardiens de Refuges des Hautes-Alpes, il Club Alpin Suisse, il Club Alpino Italiano e la sua commissione centrale rifugi ed opere alpine, e di moltissimi gestori di Rifugi francesi e italiani.

Importante la presenza delle istituzioni che nella tavola rotonda finale hanno condiviso l'impegno comune per il futuro dei rifugi. Presenti al confronto Pascale Boyer - Députée et Association nationale des élus de la Montagne, Nathalie Faure - Departrement de l'Isère, Agnès Rossi - Région Provence-Alpe-Côte d'Azur, Nicolas Gouvernel - Commissariat de massif des Alpes, Riccardo Giacomelli - Commissione nazionale Rifugi CAI , Valter Marin - Consigliere della Regione Piemonte e Giovanni Belgrano - Presidente della Comunità del Parco delle Alpi Liguri.

I Parchi Alpi Cozie, insieme al Parco naturale delle Alpi Liguri, alle Aree protette delle Alpi Marittime e al Parco nazionale del Gran Paradiso hanno partecipato alla tre giorni in qualità di partners italiani del nuovo progetto BiodivTourAlps, finanziato dal programma transfrontaliero ALCOTRA Italia-Francia. Il progetto si propone di affrontare la sfida della conservazione della biodiversità riducendo gli effetti delle attività turistiche sull'ambiente e sulle risorse naturali nelle aree naturali protette, migliorando la conoscenza e la gestione delle interazioni uomo-natura.

In primavera saranno divulgati gli atti del convegno sotto forma di libro bianco mentre il progetto BiodivTourAlps lavorerà nei prossimi mesi per produrre il "Manifesto dei rifugi di domani" e mettere in atto il proprio piano di azioni tenendo in considerazioni le evidenze, le sollecitazioni e le riflessioni fatte a Briançon.

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