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Foto Martina Motta

Il legname dell’alta Valle Susa nei grandi cantieri dei Savoia

Ecomuseo Colombano Romean Gran Bosco di Salbertrand

Ecomuseo Colombano Romeantesi di dottoratoPolitecnico di Torino

Sabato 9 marzo 2024 i Parchi delle Alpi Cozie insieme all’Ecomuseo Colombano Romean organizzano un incontro tematico intitolato I grandi cantieri nella prospettiva del bosco. Storia ambientale dell’architettura nel Regno di Sardegna. La conferenza prende spunto dalla tesi di dottorato in Architettura. Storia e Progetto che Martina Motta ha discusso lo scorso 5 ottobre presso il Politecnico di Torino.

«Il lavoro – racconta Motta – è il risultato di oltre 3 anni di ricerca dedicati ai grandi cantieri che, nel Piemonte del ‘700, hanno condotto alla costruzione di alcune delle più importanti opere architettoniche di Torino e delle principali fortezze nel territorio alpino. L’obiettivo dello studio era documentare la provenienza e l’utilizzo del legname necessario per queste realizzazioni. Dagli archivi cittadini è emerso che le strutture della carpenteria erano realizzate prevalentemente in larice, proveniente dai territori dell’alta Valle di Susa dove ho successivamente spostato il campo dell’indagine andando a consultare la documentazione originale degli archivi comunali e il materiale presente nelle biblioteche, tra cui quella dei Parchi delle Alpi Cozie».

L’utilizzo del legno proveniente dal Gran Bosco di Salbertrand nelle costruzioni della capitale del Regno di Sardegna è un fatto tramandato dalla tradizione, ma occorrevano le prove.

«In generale – prosegue Motta – negli archivi locali non viene quasi mai specificato con precisione il cantiere di destinazione. Concentrando il lavoro su due casi studio, come il Teatro Regio e la Basilica di Superga, sono riuscita a individuare documenti che accertano la destinazione del legno verso precisi siti di costruzione. Le vicende relative ai boschi dell’alta Valle di Susa sono ancora in corso di studio e a oggi rimangono molti dubbi; bisogna considerare il complesso contesto di riorganizzazione politica e amministrativa di quei territori che passarono dalla Francia ai Savoia in seguito al trattato di Utrecht del 1713. Tuttavia pare esistesse una sorta di diritto di prelazione per i grandi cantieri sui boschi delle comunità. Inoltre, concentrando il lavoro su due opere come il Teatro Regio e la Basilica di Superga, sono riuscita a individuare alcuni documenti che accertano l’invio del legno verso questi siti di costruzione. La filiera del legno dei grandi cantieri è un ramo di studi che non era mai stato affrontato prima e che potrà dare nuovi interessanti risultati con ulteriori approfondimenti, soprattutto riguardo l’alta valle. In particolare, è emersa durante la ricerca un’altra ipotesi molto affascinante: probabilmente il trasporto dei tronchi verso valle veniva effettuato anche lungo la Dora tramite fluitazione».

Per partecipare alla conferenza, ascoltando dalla viva voce di Martina Motta il racconto di questa bella storia arricchita dalla proiezione di immagini e documenti inediti, appuntamento sabato 9 marzo alle 17 presso la sede dei Parchi Alpi Cozie a Salbertrand in via Fransuà Fontan, 1.

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